mercoledì 8 febbraio 2012

Aveva ragione De André: dalla cacca nascono i fiori!

Dalla cacca nascono fiori. Da un po’ ho trasformato questa frase nella metafora semi seria della mia vita. De André lo disse un po’ meglio, usando un’espressione decisamente più elegante: “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.
Tant’è: questa frase mi si è appiccicata addosso come il francobollo su una lettera spedita chissà dove, per un viaggio di sola andata, dal quale se ve lo dovessi dire oggi non so proprio né quando né come ritornerò.
Pensavo che questo sarebbe rimasto uno di quei pensieri che avrei conservato per me. Poi, al compimento del 100esimo pannolino, ho deciso che questa metafora di cacca merita di essere condivisa. Il destinatario immaginario di questo post è una qualsiasi mamma confusa che un giorno si trovi per caso a passare di qui. Non ambisce a dare una risposta a un quesito tanto difficile come: “Torno al lavoro, o no?” ma a far sentire meno isolato nel mare dei suoi pensieri un essere umano che fa fatica a trovare un guado che gli permetta di superare il fiume in piena della sua incertezza.
Sarò breve. Quando è nata la Nanetta biondina non ho neanche lontanamente pensato che sarei rimasta a casa. Anzi. Una delle mie preoccupazioni è stata da subito far convivere la mamma e la giornalista sotto lo stesso tetto, gomito a gomito in ogni momento di vita quotidiana. Lavoro, casa,  babysitter, spesa, ma i nonni quando vengono?, e domenica lavoro?, oddio oggi ha la frebbe!. Una corsa contro il tempo con discreti risultati. Mi sono persa molte cose della mia Nanetta consapevole che ne avrei potute perdere molte di più e che il tempo che passavamo insieme era comunque di qualità. Tutto per lei, mica poco!
Poi è arrivata l’occasione di cambiare lavoro per un po’, qualcosa che mi facesse fare orari più umani. Neanche un anno dopo spunta il Nanetto. Per fortuna a volte gli impedimenti hanno il buon gusto di presentarsi nei momenti migliori. La nuova esperienza di lavoro naufraga miseramente quando mancano quattro mesi al parto. Mai visto un guado più facile da attraversare proprio lì, di fronte a me. Fanculo al lavoro, mi sono detta, adesso me ne sto a casa per un po’ e poi si vede. Quel po’ è diventato un altro po’, e ancora un po’, e ancora ancora un altro po’. Come direbbe mia figlia: posso averne un atro pochino? Quando gli impedimenti ci si mettono ci si mettono. Ne arriva un altro: la mia posizione lavorativa sembra proprio non volersi sbloccare. Che dire. L’aspetto economico mi ha impedito di ululare la mia gioia ai quattro venti. Non nascondo anche di aver vissuto a fasi alterne il timore che abituata a scappare di qua e di là fare solo la mamma non mi sarebbe bastato. Eppure stare a casa con i miei bambini ha avuto e ha su di me l’effetto che il lievito ha sulla massa: più cresce più il risultato diventa buono.
Oggi il Nanetto ha quasi sei mesi e la Nanetta tre anni. Non so che cosa farò da grande. Intanto ho attraversato il guado, ribaltando completamente il cliché della donna figa solo se lavora (un cliché che mi ero imposta da sola) e ho scoperto che fare la mamma h24 è una figata pazzesca. Ho scoperto che nella vita le soddisfazioni - quelle VERE - te le danno solo le persone che ami. Tutti gli altri - a prescindere dal tuo livello di intelligenza - possono fare a meno di te. Ho capito che le tue risorse non muoiono tra le pareti di casa, anzi. L’importante è leggersi dentro e capire che cosa serve per fare un tuffo nel fiume, vincere le correnti e arrivare dall’altra parte.
Non so se questa metafora di cacca potrà essere utile a qualcuno. A me è servita. Parecchio.

8.2.2012

1 commenti:

spero te la stia godendo ancora,perchè io ho scelto di stare a casa 12 anni fa ora sono homeschooller (mamma e insegnante) ma solo dei mie bimbi,ma più che insegnante cerco di essere educatrice o semplicemente mamma che ha deciso con il papà che i figli cresceranno secondo il nostro metodo,educare alla libertà,non è facile e l'unica via è la waldorf a non meno di 4000 eurini l'anno o a casa,qui non c'è e quindi a casa,tra 8Ha di terra da coltivare con il metodo biodinamico,le mucche gli asinelli le galline le oche cignate e le paper,oggi poi abbiamo scoperto i tritoni che figata!lo so non si dice,ma ogni tanto bisogna urlare al mondo che siamo davvero felici!ti auguro ogni bene!mamma elisa

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