lunedì 6 febbraio 2012

Prima o poi vado a vivere in campagna. Fuga dalla città e dall'invasione delle Spa

Prima o poi andrò a vivere in campagna. I motivi di questa riflessione sono svariati. Partirò da quelli che una persona assennata dovrebbe raccontarvi: i bambini respirerebbero un’aria migliore, quando avrò del tempo coltiverò il mio orto e se ci avanza prenderò anche un paio di galline, qualche capretta e un paio di oche. Niente di tutto ciò. Andrò a vivere in campagna perché la città moderna si è ingoiata le vasche da bagno. Vi siete mai chiesti perché stanno per entrare a far parte di una specie in via di estinzione? Vi siete mai chiesti perché fremete dalla voglia di passare un pomeriggio sdraiati nella vasca di una Spa?
Io mi sono fatta un’idea. Ovunque, in Tv, sui giornali, su Internet ti sbattono in faccia immagini di donne sdraiate in una vasca da bagno, con i cetrioli sugli occhi e duecentocinquanta candele sul bordo della vasca. Ogni occasione è buona per ricordare che tu non hai una vasca da bagno. All’inizio fai finta di niente. Mentre sei in macchina ad accompagnare i bimbi all’asilo ti becchi il primo poster in 6x3 con donna sensuale col turbante che se la dorme alla faccia tua in una vasca da bagno grande quanto il salone di casa. E vabè, abbozzi un sorriso e vai avanti. A guardarci bene in ogni angolo della città si perpetuerà lo stesso rito, quasi come se qualcuno ti stesse ripetendo all’infinito: “Quanto sei sfigataaaaaa, tu non hai la vasca da bagno!”. Ebbene sì, non ce l’hai! E che cosa fai? Cedi alla tentazione di rifugiarti in una Spa. Un bel giorno non ne puoi proprio tu. Non ti daranno un paio di cetrioli freschi da metterti in faccia ma lo scrosciare dell’acqua nell’idromassaggio ti farà sentire una donna diversa. Peccato che nella Spa proprio quel giorno abbia deciso di venirci anche la tua vicina di casa, quella che esce perennemente col tacco 12. Nemmeno a dirlo, è fresca come una rosa (non ha mica le tue nottate in bianco sulle spalle), ha due ciabattine col tacco all’ultima moda (mica quelle afferrate al supermercato perché le tue sono finite chissà dove nel cambio di stagione!),  ha un bikini che è un amore (mica quella specie di scafandro che ti sei messa perché ancora non ti senti in forma), e, soprattutto, pur essendo pieno inverno non le troveresti un pelo addosso a rivoltarla come un calzino. Che te lo dico a fare: le unghie sono perfette,  i capelli di un colore scintillante, gli occhi rilassati come se con i cetrioli in faccia ci fosse nata.
Non ti resta che ripiegare mesta in un angolo di quella vasca senza pensare alle decine di cose che dividono te da quella stangona ossigenata.
Sulla via del ritorno ti dirai che sì, in fondo ti sei rilassata. Ma ti fai una promessa: “Prima o poi vado a vivere in campagna!”.

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