lunedì 11 giugno 2012

Sara contro Sara: la porno attrice sbaraglia la tennista


Chi ha sofferto per la sua sconfitta ai Roland Garros si dia pace. Non è l’unica che dobbiamo ingoiare. Ce n’è una a mio parere ancora più amara da mandare giù: nel cuore del popolo di Internet la dirompente Sara Errani arriva seconda, scavalcata di gran lunga dalla popputa Sara Tommasi.
Eebbene sì uomini e donne che sognate un ritorno al merito, lasciate perdere, sognate altro, fatevi venire altre strampalate idee. Questo mondo non fa per noi.
L’altro giorno cercavo su google.it qualche informazione sulla diretta della finale dei Roland Garros tra Sara Errani e Maria Sharapova. Ho fatto appena in tempo a cliccare Sara che mi è venuto fuori il seguente elenco: Sara Tommasi, Sara Errani, Sara assicurazioni.
Se ce ne fosse ancora bisogno vi spiego che cosa vuol dire in termini di popolarità: gli uomini si eccitano più al grido di Sara Tommasi che a  uno stop volley di Sara Errani in campo, le donne, invece, cliccano e ricliccano alla ricerca delle foto della Tommasi appena sbarcata sul porno per capire ‘ cosa ci trovino sti uomini in quelle curve, e lei, poi, darsi al porno così, sarà che ne vale la pena?’.
E così, noi anime umili alla ricerca del giusto mezzo tra voglia di stravaganze e routine, dobbiamo imparare che c’è ormai un unico grande vate da interrogare al bisogno. Il signor Google. Dunque, se vi serve un idraulico scoprirete che gli idraulici vanno per la maggiore a Firenze (chissà perché!), se cercate marito scoprirete subito subito che oggi non vale la pena prenderselo fisso perché li danno in affitto e che, ancora una volta, a Firenze vanno per la maggiore. Poi arriva la matematica a sbaragliare ogni vostra certezza: cliccate sulla parola seno pensando di trovare all’istante tutti i consigli per tenerlo su? Bene. Il secondo risultato è una bella lezione su ‘seno e coseno’. E il push up, stavolta, non c’entra un tubo.

martedì 5 giugno 2012

Dimenticherò Jerrod Smith col dottor Shepherd!

Non oso guardare. Il giorno in cui lo sciupafemmine di Sex and the city, il superlativo cameriere Jerrod Smith, farà definitivamente il suo outing ammettendo di essere gay io voglio essere altrove.
Prima ci hanno abituato a vederlo lì, nel suo etereo splendore di gran figo della Grande Mela, e ora ce lo portano via, gettandolo nella mischia del serial Brothers and Sisters con il ruolo di mangiauomini.
Bastava dirlo prima, avvertirci, fare uscire in sovraimpressione: “Non ingolositevi donne, anche lui farà orbitare il suo sex appeal dove voi non potrete arrivare”. Cioè, sull’altra sponda.
No, dico: a nessuna donna piacciono gli sciupafemmine ma con uno così sei anche disposta a chiudere un occhio se non tutti e due.
Meno male che ti tolgono la pace dei sensi da una parte e dall’altra te la ridanno.
Lunedì sera, dunque, mi sono spalmata sul divano e ho fatto indigestione di Gray’s Anatomy. A chi sarà mai venuto in mente di creare un ospedale dove tutti i medici uomini tranne uno sono dei fighi fotonici? Immaginatevi nella realtà: un bel giorno (perché quel giorno diventa bello davvero) prendi una storta e scivoli. Fai il tuo ingresso nel Seattle Grace Hospitale dove a lenire il tuo dolore arriva nientepopodimeno che il dottor Shepherd in persona, seguito dal chirurgo plastico Mark Sloan. E così, tra una radiografia e l’altra, ti affidano anche allo specializzando Jackson Avery.
E vabè, ti dici, che vuoi che sia: chiodo scaccia chiodo funziona sempre.